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Benvenuti nel sito dell'Unione tra Baraggia e Bramaterra



Benvenuti nel sito dell'Unione tra Baraggia e Bramaterra


L’Unione è un Ente locale dotato di personalità giuridica, di pari dignità rispetto ai Comuni, degli stessi elementi costitutivi quali territorio e popolazione, con uno statuto che definisce sede, organi, modalità gestionale, funzioni organizzative, rapporti anche finanziari con i Comuni associati (art. 32 del T.U. degli Enti Locali).


Ma tale Unione è, quindi, un'associazione volontaria di Comuni mirata alla salvaguardia delle zone collinari e di pianura marginali con particolare attenzione all'ambiente naturale, alla valorizzazione delle risorse umane, alla tutela recupero e promozione delle tradizioni storiche, culturali e religiose, alla riduzione dell'esodo delle popolazioni e alla difesa del suolo
Il fine dell’Unione è istituzionalmente quello di individuare e definire - in prima istanza -, nell’ambito della tutela dei prodotti della Collina e Pianura Piemontese, quelli alimentar ed artigianali tipici, favorendone la promozione e la commercializzazione insieme alla valorizzazione degli elementi di attrattiva turistica di carattere naturalistico, ambientale, culturale, paesaggistico, storico ed architettonico. I Comuni che hanno deliberato di condividere questa esperienza associativa appartengono ad ambiti territoriali e culturali connotati da rispettive realtà peculiari di rilievo. Gifflenga e Castelletto Cervo che gravitano nell’area residuale della cosiddetta “Savana Piemontese”, un unicum geologico, floristico e faunistico che un tempo occupava oltre 40 mila ettari di brughiera tra il Biellese pedemontano ed il Vercellese, ora per lo più trasformata in terra di coltura risicola intensiva, caratterizzante in tal modo la produzione agricola locale. Villa del Bosco, che rappresenta invece il “cuore” di una vocazione enologica di alto pregio condivisa da altri Comuni ( Sostegno, Lozzolo, Roasio, Brusnengo e Masserano), vale a dire del Doc Bramaterra ( la definizione deriva proprio dal nome di una località del suo territorio presso la Frazione Orbello)
Se si considera poi la configurazione piuttosto anomala del complessivo territorio dell’Unione risultante dall’insieme delle due zone, come non pensare ad una denominazione per così dire dinamica, nella varietà ambientale e produttiva nettamente antitetica ed insieme convergente – ma davvero stimolante sul piano gastronomico – tra riso e vino?